giovedì 1 novembre 2018

Chi sono?


COSIMO ROSSELLI, Discorso della montagna e guarigione del lebbroso, 1482, Cappella Sistina

Solennità di tutti i santi

Ap. 7,2-4.9-14
Sl 23
1Gv 3,1-3
Mt 5, 1-12

Quelli che accettano di ricevere la felicità di Dio.
Quella felicità che vediamo espressa nella vita di Gesù di Nazaret. Quella che sgorga dalla consapevolezza di essere poveri e piccoli, ma eternamente amati; tribolati - chi non lo è o può aspettarsi di non esserlo? - ma eternamente amati; quelli che non cercano il potere e non usano prepotenza; che cercano appassionatamente la giustizia, che è la verità e l'amore di Dio; che offrono misericordia perché consapevoli di essere "misericordiati"; che hanno occhi limpidi di fanciulli capaci di godere della bellezza di Dio anche in mezzo alla polvere; che spendono la vita per diffondere quella pace che è l'opera del Padre; gli incompresi e perseguitati perché scelgono lo stesso amore e la stessa gioia del Cuore di Cristo.
Sono quelli che non si illudono di poter dare l'assalto a Dio, ma semplicemente lo ricevono in dono.
Dio è dono. Dono è l'Amore che unisce il Padre e il Figlio.
Dono è il battesimo che gratuitamente ci è stato donato, come gratuitamente siano stati messi al mondo.
Dono è la veste bianca che ci è stata data quel giorno. Che resterà bianca per la vita eterna, non perché siamo perfetti, ma perché sempre resa nuovamente candida dal sangue dell'Agnello, cioè dal sacrificio dell'amore, se accettiamo di passare attraverso la grande tribolazione, che è la lotta quotidiana a quel male che ci cerca, ci aggredisce, troppe volte ci attira. E solo la forza dell'amore crocifisso ci concede di vincere o di essere rigenerati quando perdiamo.
Chi sono i santi? Non sono gli eroi e tanto meno i super eroi. Non sono i perfetti irraggiungibili, uomini e donne di successo.
Siamo noi, i figli di Dio che è tre volte Santo e non si stanca di riversare l'acqua della sua santità nella nostra vita.
Dio è Santo, perché è Amore. Noi siamo santi se accogliamo questo Amore, l'unico che ci rende capaci di essere amabili e amanti in questo mondo e nell'altro. L'unico che ci rende eternamente uniti con coloro che amiamo e ci amano, anche se non camminano più su questa terra.
L'unico che rende santi i peccatori; amabili anche coloro che nessuno amerebbe. L'unico Amore che ci rende Figli di Dio, come Gesù. Felici della sua felicità di uomo pienamente realizzato, nella povertà e nella tribolazione, nella mitezza e nella misericordia, nella verità e nella fame di giustizia,  nella lotta per amare a qualunque costo; nella croce e nella risurrezione. 
"Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli". E i cieli sono il Cuore di Dio nel quale già viviamo. "Dopo" sarà la pienezza.

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